Vivi nel flusso!

La calura di questi giorni non da tregua! Ormai sono tre mesi che non piove, almeno qui da me e la terra è diventata dura come il marmo.

Non ricordo il tempo che ci sia stata una secca come quest’anno. Gli agricoltori dicono che di acqua nei fossi ce n’è in abbondanza: sono contento per loro, almeno il raccolto non andrà perso.

Ma c’è un lato positivo di questa inusualità: essendo così secca a differenza delle precedenti estati non si patisce l’afa.

Di solito si boccheggia, non si respira e soprattutto non si dorme! I ventilatori ed i condizionatori sono sempre a manetta e si suda anche dopo una doccia rinfrescante!

Quest’anno è anche ventilato ed una volta che il sole è tramontato, andare a farsi un bel giretto in mezzo ai campi è piacevole, sconsigliabile però durante le ore più calde! Il sole è caldissimo e scotta davvero tanto! Si sente il caldo che ti entra nella pelle e ti cuoce! (Ci si potrebbero cuocere un paio di uova al burro!!!)

Fortuna che mangiando crudista tutto sto caldo è maggiormente sopportabile: in giro si vedono alcune persone che grondano come delle fontane ambulanti!

Fiume Oglio.

Particolare del Fiume Oglio.

Io però preferisco starmene all’ombra o meglio, adoro andarmi a rintanare sotto le fresche Chiome degli alberi in riva al fiume.

L’altro giorno ci sono andato: il posto è molto bello e soprattutto è rilassante: si accede prendendo una stradina di campagna ghiaiosa.

Ai lati di questa stradicciola vi è un lungo filare di piante non troppo alte ma molto rigogliose. Sono di diverse specie: noccioli, spacca sassi, abeti, querce e pioppi argentati. Chi li ha piantati s’è divertito a mettere la stessa specie nella medesima posizione anche sul lato opposto.

Quando passo di lì, evito di superare i 30 all’ora per cercare di non alzare polveroni inutili, ma anche per non spaventare troppo gli animali selvatici.

La stradina prima curva a sinistra e subito dopo a destra, costeggiando il “canale di scolo” che collega le “Tombe Morte” all’Oglio. (Questo posto è di particolare importanza perchè raccoglie le acque dell’Adda e le distribuisce a tutto il territorio cremonese, attraverso l’Oglio e numerosi navigli, sino ad arrivare ad irrigare anche parte del mantovano. Il “Canale Vacchelli” ad esempio ho letto che sia stato voluto da Cavour. Ma non è né l’unico e nemmeno il più vecchio!)

Non so perchè, ma appena svoltato anziché premere sull’acceleratore, frenai e guardai in su! La mia attenzione venne attratta da un suono inusuale. Sopra la mia testa, a circa cinquanta metri o forse anche più, in un continuo girotondo volteggiavano due grossi rapaci. Credo fossero due poiane.

Misi in folle e tirai il freno a mano e rimasi appiccicato al cristallo con il naso allinsù per almeno cinque nimuti.
Li osservavo meravigliato perchè era come se mi avessero voluto dire qualcosa, mi sembrava un invito! Ma per che cosa non lo sapevo.
Continuarono a far sentire le loro voci in modo ritmato e cantilenante, mentre ad ogni giro continuavano a salire sino a che non li vidi più!

Ripartii ed andai a sdraiarmi vicino all’acqua, deciso di farmi anche un bel pisolino. Che paradiso, non c’era nessuno e potevo ascoltare il canto degli uccelli che indisturbati volavano da un ramo all’altro. C’erano anche gli aironi bianchi che svolazzanti correvano avanti ed indietro sfiorando l’acqua forse in cerca di qualche pesce.

Stavo quasi per addormentarmi, quando sentii nuovamente lo stesso richiamo di prima che uddi in macchina! L’unica cosa differente era che ora non erano più in due ma in tre.
Le tre poiane continuavano a girare sulla mia testa ed a gridare, proprio come per dirmi:” Ma ci vuoi ascoltare?”

Mentre mi accingevo a chiudere gli occhi, una folata di vento fresco passò lungo il mio corpo. Feci un respiro profondo e chiesi: “Ditemi, avete un messaggio per me?”

Udii una strana voce che mi disse: “Riesci a notare come stiamo volando?”
Risposi: “Si vedo che benchè non sbattiate le ali, riuscite ugualmente a salite in altezza!”

“Cosa ti fa pensare questo” aggiunse la voce.
“Non saprei!” Risposi. “Cosa mi vuoi dire? Non capisco”!

“Voglio solo farti capire che se vivi nel flusso, anziché lottare potresti ugualmente avere gli stessi successi o le stesse cose senza alcuno sforzo! Mi capisci ora?”
Rimasi a guardare quei tre rapaci che continuavano a girare in tondo in senso orario senza mai premurarsi di sbattere le ali.
“Ho capito risposi! Mi stai chiedendo di entrare nel flusso e di lasciare che le cose accadano! Mi stai dicendo di permettere che accadano?
“Si, ti stò proprio chiedendo questo!” Desidero che tu capisca che se anche al momento le cose non vanno come tu vuoi, un significato c’è ed un motivo, anche se non riesci a comprenderlo c’è! 

Chiedi, abbi fiducia ed attendi, ma senza aspettative!”

Rimasi sdraiato lungo la sponda del fiume ed in silenzio per una buona oretta a meditare ed alla fine mi addormentai.
Sono pienamente convinto che se solo per un attimo tutti noi fossimo più attenti a questo genere di segnali, vivremmo una vita più tranquilla e soprattutto saremmo tutti meno stressati e maggiormente sensibili al nostro lato spirituale!

“Egli” ci parla in continuazione nella sua maniera, solo che purtroppo in pochi “Gli” danno ascolto!

Se la nostra parte mentale fosse maggiormente in sintonia con il nostro subconscio e con il nostro lato spirituale, sono certo che la nostra realtà sarebbe sicuramente diversa!

Ed ora una ricettina che godranno non solo i più piccini, ma anche i grandi:

Ghiaccioli di Anguria

Ghiaccioli di Anguria e Limone.

Ghiaccioli di Anguria e Limone fatti in casa.

400 ml di frullato di anguria senza semi,

½ limone spremuto,

3 C di agave.

 

Procedimento:

Prendi il succo di anguria, aggiungi il succo di limone ed i tre cucchiai di agave.

Metti il composto negli stampini, aggiungi le palettine e poni il tutto nel freezer per un giorno.

Buoni, freschi e soprattutto salutari!

 

Ti ringrazio per tutto il tempo che mi dedichi.

Noi ci vediamo la prossima settimana.

Un abbraccio.

 

Angelo

 

 

 

 

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