Sai cosa mi ha detto una lepre?

Una lepre mi ha detto che…

Stamattina, appena alzato ho dovuto cambiare l’articolo che avevo già preparato per il nostro appuntamento, perchè ieri è stata una domenica strana, o per meglio dire…fuori da ogni schema!

Quando l'anima si risveglia

La consapevolezza attraverso il cibo

Ieri ho iniziato la mattinata come ogni giornata: mi sono alzato, ho fatto i tibetani ed ho bevuto un frullato per colazione…ma qualcosa dentro me, una “vocina” richiamava continuamente la mia attenzione.

Deciso di volerla ascoltare, mi coricai nuovamente a letto e lasciai che la “vocina” mi guidasse: con molta dolcezza iniziò a farmi viaggiare nel passato.

Ovviamente non sapevo cosa mi sarebbe accaduto, ma ero certo che questa piccola “guida” sapesse con esattezza dove dovesse portarmi.

Iniziò a porgermi delle immagini di situazioni accadute un bel po’ di tempo fa e che credevo di avere dimenticate, ma che invece non avevo ancora superato e che tra l’altro mi stavano facendo ancora stare male…

Molto dolcemente mi fece “ragionare” se così si può dire, per risolvere tutta una serie di situazioni che non volevo vedere e addirittura dalle quali scappavo continuamente.

Ero in un vortice di emozioni miste tra rabbia bloccata, risentimento e dolore! Mi girava la testa e le lacrime mi scendevano sino a bagnare il cuscino.

Ma avevo la sensazione che dovevo fare ancora qualcosa: sentivo che dovevo uscire e stare in mezzo alla natura.
Per mia fortuna vivo in campagna: mi infilai maglietta, pantaloncini e scarpe ed andai a farmi un giro in mezzo ai campi.
Appena imboccata la prima stradina sterrata, immediatamente mi tolsi le scarpe per continuare la marcia a piedi nudi.
E’ molto bello sentire il morbido e l’umido della terra e dell’erba sotto i piedi, è una bellissima sensazione che tutti dovremmo provare, almeno una volta! E’ un po’ come camminare sul bagnasciuga del mare.

Non avevo una meta precisa: mi limitavo semplicemente ad osservare il volo degli uccelli, il colore del cielo, la luce dorata del sole e far entrare a pieni polmoni l’aria frizzante.
Stavo molto bene e mi sentivo felice per aver lasciato andare quei macigni che mi portavo dentro non so da quanto tempo!

Il sentiero della guarigione attraverso il cibo.

Il sentiero della guarigione attraverso il cibo.

Arrivai ad un boschetto ed un forte richiamo mi fece lasciare la stradina per entrare in mezzo agli alberi. Devi sapere che all’interno di questo boschetto, la terra è sempre umida e l’aria durante le giornate di afa e di calura è buona, leggera e respirabile.

Effettivamente, da quando uscì il film “Avatar” ho prestato sempre più attenzione a ciò che si prova stando sotto gli alberi: sembra strano, ma quando esco dal bosco, ho sempre la pelle morbida, soprattutto quella del viso, la mente più calma, i pensieri più chiari e lo stato d’animo placato.

Sembra fantascienza, ma è la verità!

Entrato nel bosco, sentii subito la magia del luogo: le foglie alte che si muovevano in un gioco di ombre chiare-scure che lasciavano a malapena intravedere la luce del sole, l’aria freschina, il cinguettio degli uccelli ed il volo inaspettato di alcuni corvi che guardandomi iniziarono a gracchiare in maniera insistente. Fu come se mi stessero invitando a seguirli attraverso quelle fila alte ed immobili. Accolsi il loro invito e li seguii.

Arrivai al punto in cui i corvi si posero sui rami ed appoggiai a terra le scarpe. Non sapevo cosa avrei fatto, per cui mi misi a sedere, con la schiena appoggiata all’albero più vicino.
Mentre mi accomodavo su quel bel prato verde e morbido, con la coda dell’occhio scorsi che alla mia destra qualcosa si muoveva.

Girando la testa, vidi una lepre che stava venendo verso di me. Saltellava silenziosamente, ed ogni tanto si alzava sulle zampe posteriori, con le orecchie ritte e le zampine anteriori in avanti come noi teniamo le mani giunte, per controllare l’area circostante.
La vedevo e guardavo attentamente cosa stesse facendo! La sua corsa finì a circa sei-sette metri da me e rimase immobile davanti a me per circa un quarto d’ora.

(Per chi non lo sapesse, le lepri come sentono l’odore degli uomini, scappano immediatamente e difficilmente si lasciano avvicinare così tanto: l’udito, la vista sviluppati permettono loro di sentire e vedere da molto lontano e di non farsi avvicinare!)

Ci guardammo dritti dritti negli occhi: rimasi quasi senza fiato! Non sapevo proprio cosa fare. E non feci nulla! Trattenni il respiro per paura di farla scappare…

Ero sbalordito per una cosa simile. Mi dissi:” Sono seduto in un bosco e davanti a me c’è una lepre che mi sta guardando proprio dritto negli occhi!! “ Era a dir poco sconvolgente!

Ma capii che non era un caso tutto ciò! Ebbi proprio la certezza che qualcosa di magico stava per accadere!
Appoggiai la testa al tronco dell’albero, feci un bel respiro ed inizia a formulare dei pensieri.
Le dissi: “Sono onorato della tua presenza, se hai qualcosa da dirmi sono qui ad ascoltarti! Se posso aiutarti, dimmi cosa posso fare!?”

La risposta non tardò ad arrivare! (Ovviamente ora cercherò a parole a raccontarti ciò che ho percepito-sentito.)

Mi rispose:” Lo so che tra un po’ inizierà la caccia e dovrò morire! Non sono qui per me! Sono qui per chi verrà dopo di me e per tutti gli animali! Sono qui per chiedere il tuo aiuto, perchè tu possa capire l’importanza del tuo ”nuovo lavoro”! Vai avanti a scrivere, continua a farlo e non ti abbattere anche quando lo sconforto, le preoccupazioni o la sfiducia ti assaliranno! Stai facendo un ottimo operato e sei in sintonia con il “Grande Spirito”! Io sono qui non per me, ma per chiedere alle coscienze degli umani di smettere questa feroce tortura che da troppo tempo si infligge agli animali! Noi lepri, come altri esseri viventi, veniamo uccisi per divertimento! Che divertimento può essere procurare dolore ad altre creature?! Risvegliatevi da questi inutili riti!”

In quel momento, sentii un colpo nello sterno, come se una lama mi entrasse nella carne viva! Un dolore incredibile, era veramente insopportabile!
E la lepre o chi per lei continuò:” Senti cosa succede quando si viene colpiti da un proiettile? Lo senti? E’ atroce vero?!”

Sentii un dolore che mi pervadeva tutto il corpo! Cominciai a piangere e ad implorare di smettere, perchè era davvero insopportabile!
In quell’istante riconobbi che anch’io, misi in pentola parecchie creature come lei, cucinandole e condendole in vari modi.
Le chiesi scusa e le chiesi di perdonarmi!
Quegli occhioni insistevano a guardami ed era come se continuassero a proiettarmi in nuovi mondi sconosciuti.

Ero così dispiaciuto che avrei voluto prenderla in grembo e portarmela a casa per evitarle l’incontro con fucili o cani da caccia, ma sapevo anche che non sarebbe stato possibile!
Si alzò nuovamente sulle zampe posteriori, si mosse in tondo attorno a me, mi annusò e sparì in un campo di mais.
Io rimasi fermo, rannicchiato a terra, con la testa fra le ginocchia e gli occhi colmi di lacrime.

La “ferita” aveva smesso di dolermi, ero ancora un poco sbalordito e sconvolto: mi asciugai le lacrime e mi accinsi a tornare a casa.
Uscito dal bosco per riprendere la via del ritorno, venni salutato da un folto gruppo di farfalle d’ogni colore, e ritornai a casa con la testa ancora assordante di ciò che avevo appena vissuto!

Ora potrai dirmi: “Ma Angelo, sono tutte storielle che vuoi raccontare!”
Anch’io ho pensato la stessa cosa, ed infatti chiesi che mi venisse dato una conferma.

La conferma non si fece attendere molto: ieri sera in tv non c’era nulla di bello, come al solito, ma su Rai5 hanno dato un film che ti suggerisco di vedere, intitolato “The Cove”. E guarda caso, parla della mattanza dei delfini.

Lo sapevi che in Giappone ogni anno vengono uccisi 25.000 delfini e commercializzati come carne di balena? E lo sapevi che la loro carne è altamente tossica, perchè piena di mercurio? E lo sapevi che il governo giapponese ha obbligato di cucinarla nelle mense scolastiche?!

Quindi, stamattina ho tolto dal blog l’articolo che già avevo preparato ed impostato e l’ho sostituito con questo fresco fresco di battitura. (Ma non ti racconto cosa mi è successo finchè non ho accettato di pubblicarlo!)

Pensa a quanto dolore viene inferto agli animali, negli allevamenti e nei macelli!
Sai che quel dolore si trasmette poi alla carne ed ovviamente ce la troviamo sulle nostre tavole?!

Ma non finisce qui, tutto il dramma, le paure, il terrore della morte e dei maltrattamenti entrano nel nostro corpo attraverso la carne degli animali che usiamo per cibarci ed alterano di conseguenza le nostre emozioni!
Pensaci, pensaci attentamente quando darai ai tuoi cari una fetta di prosciutto o una bistecca.

Non so se la cucina crudista sia la dieta perfetta, ma sicuramente so che mi fa stare bene.
Per iniziare un buon pasto, la cosa migliore è mangiare un’insalata prima di qualsiasi altra pietanza:

Insalata mista Estiva

Ingredienti:
insalata verde
cavolo nero
pomodorini
sedano
carote
zucchine
peperoni
olive nere
cipolla rossa di tropea.
olio evo q.b.
succo di limone
sale q.b.

Tagliare a julienne il sedano, le carote, le zucchine, i peperoni, il cavolo e la cipolla di tropea.

Adagiare il tutto su di un letto di insalata verde, aggiungere i pomodorini e le olive e condire con una vinaigrette di olio evo, succo di limone e sale marino integrale.

raw food! Insalata Mista per lEestate!

Insalata Mista, ottimo inizio di ogni pasto!

Buon inizio di pasto a tutti.

Ti auguro una strepitosa settimana e soprattutto ti chiedo di riflettere su ciò che hai appena letto.

Ti abbraccio calorosamente.

A presto.

Angelo

Ps: ti ricordo che non sono un medico, e quanto scritto sopra non è altro che frutto della mia esperienza, passione e tanta voglia di poterle condividere!

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